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Burnout creativo

Consigli da una creator che ha dovuto imparare a darsi pace


Esaurire l’ispirazione.

Esaurire la voglia di fare.

Esaurire la motivazione.

Sono solo alcune delle cose che di tanto in tanto si presentano nella vita di chi crea contenuti. A me capita spesso. Mi capita di sentirmi schiacciata dalle scadenze. Di sentirmi inadeguata. Di sentire che non sto realmente andando da nessuna parte. Capita. Siamo abituati a vedere continuamente chi ce l’ha fatta (secondo noi). Chi raggiunge i risultati che vorremmo raggiungere. E vogliamo, vedendoli, alzare l’asticella anche per noi. Ma spesso capita che l’alziamo troppo rispetto al punto di partenza. Per l’illusione di velocizzare i tempi. Di poter arrivare più rapidamente. L’alziamo troppo e finiamo per scaraventarci a terra con tutta l’asta, perchè non ce la facciamo a saltare ancora così in alto. Se dovessi spiegare il burnout creativo a parole mie, sarebbe questo: andare troppo oltre le nostre attuali possibilità. Fare il passo più lungo della gamba. Saltare il gradino, correre per le scale per la fretta di arrivare prima e inciampare o sentirsi esausti dopo la prima rampa di scale. Ecco i miei consigli per conviverci:

  1. IMPONITI DEI LIMITI Imposta dei limiti di tempo realistici per il tuo lavoro creativo. Per me è d’aiuto perchè spesso, quando sono nel flow, sopravvaluto le mie capacità. Ma la verità è che non si può stare sempre nel flow perchè poi finisce che non riesci a fare nulla perchè hai la testa piena di scadenze autoimposte.
  2. IMPOSTA IL LAVORO NON CREATIVO Una delle cose che mi manda più ai pazzi sono le parti del mio lavoro non creative. Ogni volta che rimando la risposta a una mail, la burocrazia, la progettazione degli obiettivi, il pensiero di questa roba mi si insinua nella mente durante il tempo destinato alla creatività. E finisco per non concludere nulla, nè dall’una nè dall’altra parte. Per questo ho scelto di delimitare nel mio calendario alcuni piccoli spazi destinati solo alle attività non creative o che non mi piacciono. In questo modo so che ho dei momenti della giornata preposti a questo e non avrò bisogno di pensarci durante le fasi di creatività.
  3. COLLABORA CON ALTRI CREATIVI Entra in contatto con altre persone che come te lavorano con la creatività. Questo può aiutarti sia a stimolare nuove idee, sia a rimetterti sui binari quando senti che stai andando oltre. Io ho un paio di fidati compagni di creatività che mi rimettono in riga ogni volta che sento che tutto andrà alla rovina. Inoltre, a contatto con altre persone che passano le stesse cose che passi tu, sarà più facile sentirti capita e non sbagliata.
  4. PRENDI UNA PAUSA Se nei tuoi momenti destinati alla creatività, alla creazione di contenuti o qualsiasi altra sessione creativa non riesci ad entrare nel flow e a concentrarti (può capitare, mica puoi premere un pulsante e starci dentro fino al collo…magari fosse così). Non sostituire quei momenti con altro lavoro (per esempio quello non creativo). Fai semplicemente altro, ma rimanendo nell’ambito della creatività: leggi libri, esci di casa, suona uno strumento, ascolta della musica, balla in cucina… lascia andare i pensieri. Non sei un automa, non sei un robot, non trattarti come tale. Ce le abbiamo tutti le scadenze, le bollette, le difficoltà economiche,la macchina nuova da ricomprare, le tasse, la mancanza di voglia di fare; ce l’ha perfino quella persona che ogni giorno osservi e pensi: quanto vorrei anche io avere il suo successo… Poi lei magari lo pensa di qualcun altro. E si finisce tutti ad essere alla continua ricerca di ciò che non abbiamo ancora, dimenticandoci di chi siamo oggi. In un ciclo senza fine. IL BURNOUT è UNA CONDIZIONE DA NON SOTTOVALUTARE. Se ti senti schiacciato dalle cose da fare, dalle scadenze, se non riesci a concentrarti, organizzarti e vuoi procrastinare qualsiasi cosa, di non essere capace di fare niente..chiudi questo post e chiedi aiuto a un esperto psicologo o un terapeuta. Non c’è niente di sbagliato a chiedere aiuto.
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